'Mi sono sempre sentito 'fuori stagione' come un bacio, prima di dirsi addio!'
Davvero emozionante lo spettacolo "Io Filumè", andato in scena ieri sera, 15 ottobre, scritto e interpretato da Franco di Corcia Jr, una produzione del Teatro di Bo' di Santa Maria a Monte, con la musica dal vivo di Mattia Pagni.
Ci troviamo nel suggestivo Cantiere San Bernardo, un’associazione culturale attiva in una chiesa quattrocentesca sconsacrata resuscitata
Attraverso un magico intreccio ci vengono raccontate due storie.
La storia di Franco. La storia di un uomo. La storia di un artista. La storia del Teatro che si fa.
“𝐼𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑟𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑎𝑙𝑖𝑔𝑖𝑎” Questa battuta insieme all’altra “𝐴𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑚𝑢𝑟𝑖'” racchiude l’essenza del 'momento' teatrale. Franco tenta di costruire la storia della sua famiglia per giungere all’accettazione di se stesso come uomo e come artista.
Nato in Svizzera da giovani genitori meridionali e spedito di nascosto "dentro a una valigia" dai propri nonni a Salerno, fin da piccolo Franco si è sentito "come una Filume'": non amata, non accettata, sacrifici non riconosciuti, con il nascosto desiderio di “𝑚’ℎ𝑎𝑛𝑛'𝑎 𝑐𝑢𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒, 𝑚’ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑣𝑢𝑙𝑒’ 𝑏𝑏𝑒𝑛𝑒!”.
La storia di Franco è costellata di tante figure femminili presenti nella sua famiglia: tante piccole "Filume'" di eduardiana memoria. Ed ecco che la storia di Franco si intreccia con quella di Filumena Marturano (personaggio creato dalla poesia drammatica di Eduardo). Io Filume’ è un incontro-scontro tra Franco e Filumena Marturano. Un omaggio all'Umano (che dimora dentro di noi), all'Artista e al mito moderno dell’eroina eduardiana che rivive in una veste contemporanea come fosse “un’altra Filume’”.
𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑜.... 𝐹𝑖𝑙𝑢𝑚𝑒’... 𝑢𝑜𝑚𝑜... 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎... ’𝑜 𝑚𝑢𝑛𝑛𝑜, ‘𝑎 𝑔𝑔𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑉𝑒𝑟𝑖𝑡𝑎̀, ‘𝑜 𝐵𝑏𝑒𝑛𝑒... 𝑎’ 𝐹𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎!
In questo momento storico così particolare Io Filume' è la bandiera dell’inclusione per combattere ogni forma di discriminazione, fantasmi della solitudine culturale.
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